2 – Trek 15 – L’anello della Linea Gotica a Moggiona
Un percorso della memoria
Per quanto ricco di bellezza naturale anche struggente, questo percorso non è – o non è solo – una passeggiata naturalistica. E’ stato realizzato con intenti memoriali, al fine di non dimenticare uno dei momenti più critici, nell’intero Novecento, per l’intera umanità, tradottosi in Casentino nella costruzione (marzo-settembre 1944) della disperata, accanita linea di difesa tedesca contro l’avanzare delle truppe alleate. La cosiddetta Linea Gotica venne a costituire un baluardo a ridosso di tutto il crinale dell’Appennino settentrionale ed era in realtà composta da più e più segmenti successivi, paralleli fra loro, a partire dai contrafforti di media quota; vi erano ricoverati uomini e armi, in rifugi sotterranei ottenuti con materiali duraturi – anche cemento armato – oppure, come in questo caso, solo temporanei, scavando cioè nell’arenaria e nella terra e aggiungendo graticci o adattamenti in legno. E’ ovvio che dopo oltre settant’anni, con la riconquista da parte degli agenti naturali, ben poco di riconoscibile rimanga, a maggior ragione qui dove le opere avevano appunto un carattere semi-permanente, con esclusivo utilizzo di materiali del luogo. Restano tuttavia gli avvallamenti, le trincee e gli scassi nel sottobosco che corrispondono a quelle postazioni scavate a forza da prigionieri e residenti del luogo, questi ultimi più o meno forzatamente reclutati, e dove i soldati si asserragliarono per oltre sei mesi. Per inciso queste fortificazioni furono militarmente vane, cioè non servirono e qui non furono nemmeno utilizzate per rallentare l’avanzata dei liberatori, tuttavia recano ancora un segno indelebile sul terreno ma soprattutto nel ricordo collettivo. L’itinerario è stato promosso e organizzato dalla Pro Loco di Moggiona, che nella propria sede ospita un Centro di Documentazione sulla Guerra e la Resistenza la cui visita costituisce il complemento dell’escursione, prima o dopo essa.