Sentiero Natura Campigna

Difficoltà: 1 scarpone su 5 2.8 200 m 50 1324 1136 (comprese le soste e il ritorno) 2 ore

Benvenuti a Campigna

Nell’immaginario del visitatore del Parco ci sono animali quali il lupo, il cervo o l’aquila che appaiono emblematici delle caratteristiche e del valore di questo territorio. In realtà vi è un albero, l’abete bianco Abies alba, che sintetizza mirabilmente l’elevata naturalità di questi luoghi e la presenza di testimonianze di storia millenaria. La storia che vede protagonista il maestoso albero prende avvio dai Monaci di Camaldoli, che per primi si dotarono nel 1080 di un Codice Forestale, dedicando moltissima attenzione all’abete bianco, determinando la trasformazione di estese porzioni della foresta mista di latifoglie e conifere in formazioni forestali pressoché pure: le abetine. Il portamento colonnare e slanciato verso il cielo, l’essere sempreverde e quindi simbolo della continuità della vita anche nella stagione “morta’’, le dimensioni eccezionali, sono tutte caratteristiche che hanno sicuramente contribuito a creare un fascino mistico e particolare nei Camaldolesi. Ma ciò che ha interessato gli uomini, monaci o forestali, è stato anche il pregiato legno di questo albero, i cui tronchi erano particolarmente ricercati per le costruzioni navali nei cantieri di Pisa e Livorno e utilizzati nella realizzazione del Duomo di Firenze. Il Sentiero Natura si snoda all’interno del Fosso Abetio che, come richiama il toponimo, è un antico rimboschimento di abete bianco. I punti di osservazione ci aiuteranno a svelare alcuni segreti di questa pianta simbolo di natura e cultura.

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