L’Alta Vallesanta
Ubicata tra La Verna e Camaldoli, circondata dai monti, la Vallesanta è una valle poco accessibile. I suoi paesaggi sono rimasti incontaminati ed oggi si presentano come un affascinante territorio selvatico dominato da montagne boscose e valli solcate da una miriade di ruscelli. A contorno delle foreste si estendono ancora le radure verdi di campi, prati e pascoli, completando il quadro di bucoliche suggestioni. Poche e sporadiche sono le tracce antropiche di paesi, casolari e infrastrutture. I sentieri costeggiati dai muretti a secco, i castagneti secolari, le contrade abbandonate, i campi lasciati all’incolto, raccontano al visitatore che li sa guardare una storia di duro lavoro e di povertà, di casolari brulicanti di gente, di animali portati al pascolo, di artigiani, di campi lavorati: un patrimonio rurale che attraverso quello che porta ancora di ieri ci insegna un mondo contadino che sta scomparendo.
L’appellativo “santa” attribuito alla Valle sembra avere radici lontane, probabilmente legato alla presenza di antichi luoghi di eremitaggio. Uno dei personaggi identificati dalla tradizione, a questo proposito, è San Barnaba che nel 56 d.C., nel suo passaggio da Roma a Milano, trovò il suo romitorio in Vallesanta.